Il metodo di Vigenere è un "codice di Cesare", che usa chiavi differenti per ogni posizione dei carattere da crittare, e precisamente utilizza la posizione numerica di ciascuna lettera della chiave, all'interno dell'alfabeto, come chiave di Cesare da applicare ai successivi caratteri del messaggio da cifrare.
Offre una sicurezza maggiore del semplice metodo monoalfabetico, che necessita di solo 16 differenti tentativi per scoprire la chiave.
Qui il numero di chiavi possibili è 26 elevato alla lunghezza della chiave.
Per lungo tempo è stato considerato sicuro, tanto da essere chiamato, all'inizio: 'indecifrabile'. Oggi l'uso dei computer e i progressi delle tecniche di crittoanalisi, lo confinano tra i metodi storici, poichè attraverso strumenti opportuni è possibile violarlo sfruttando le regolarità statistiche presenti nel messaggio cifrato.
La scoperta della sua debolezza, è, avvenuta nel 1861 (dopo circa 300 anni dalla sua introduzione) ha opera di Friederich Kasiski.
La sua violazione potrebbe tuttavia richiedere abililità non in possesso di personale non specializzato e quindi il metodo può risultare utile per un utilizzo "casalingo", in particolare utilizzando chiavi abbastanza lunghe.
CHIAVE: (parola costituita solo da caratteri alfabetici)
Messaggio in chiaro:
Messaggio cifrato:
Si noti nel risultato come due lettere identiche nel messaggio in chiaro, vengano sostituite con lettere differenti, se si trovano in posizioni che non sono multiple della lunghezza della chiave.